É possibile tracciare una linea invisibile che colleghi il cavallino rampante della Ferrari a Marco Cavallo?

Scritto da admin

Il 27 Marzo 2018

Lo scorso mercoledì 21 marzo nella bellissima cornice della libreria Mabic di Maranello si è tenuto il terzo appuntamento di coprogettazione per Màt 2018, dedicato ai distretti dell’area sud.
Sarà possibile tracciare una linea invisibile che colleghi il cavallino rampante della Ferrari a Marco Cavallo? “Qui a Maranello è impossibile non pensare di coinvolgere un’eccellenza tutta modenese come la Ferrari”, afferma il direttore Starace, “ lo sport da sempre veicola messaggi di inclusione a noi vicini e, stando ad alcune ricerche, discipline come il ballo allungherebbero l’aspettativa di vita e ne migliorerebbero la qualità”. Màt potrebbe essere occasione sia per parlare di sport come occasione di inclusione sociale, sia per mettere in luce alcuni sport considerati minori,ma che hanno un grande seguito in alcune zone della provincia, tramite dei laboratori .


 
“Come lo scorso anno ci piacerebbe che l’intera area sud seguisse un medesimo filone”, propone la dottoressa Sola, “a Vignola, in collaborazione con l’associazione Insieme a noi tutti, stavamo ragionando sull’affrontare il tema dello Spazio in ogni sua declinazione possibile, ovvero come luogo di inclusione, intervento, condivisione, fragilità e diversità. Ci piacerebbe parlare anche di Spazio come casa, parlando di domiciliarità e coinvolgendo la rete degli appartamenti”.Per quanto riguarda il territorio di Vignola, il circolo culturale Ribalta, in collaborazione con Social Point, propone nuovamente il Cineforum, rassegna cinematografica avente per protagoniste pellicole dedicate ai temi della salute mentale, con una prima proiezione all’interno della settimana. Inoltre, sempre al Ribalta, si svolgeranno due serate dedicate all’arte visiva e alla musica.
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“ A Pavullo sarebbe bello riallacciarsi al tema dell’abitare parlando del progetto Iesa, che esiste a Modena, ma non in provincia”, afferma il dottor Marcon rendendosi portavoce della dottoressa Caloro, impossibilitata ad esserci, “ e si parlerà anche di Dialogo Aperto, con una restituzione dei dati della sperimentazione tenutasi a Pavullo con questa metodologia”. “ Sul territorio attualmente sta avendo buoni riscontri il corso di cucina organizzato da Social Point, dice Sonia Venturini, “ si potrebbe pensare una Magnamàt in cui coinvolgere tutti i corsisti”.
E per quanto riguarda il territorio di Sassuolo?
Le associazioni In-contromano ed Insieme a noi vorrebbero a loro volta lavorare sul tema dell’abitare, scegliendo come location proprio la biblioteca Mabic ed avvalendosi di un ospite speciale…Marco Cavallo. “Stiamo costruendo alla fonte Marco Cavallo”, dice Tilde Arcaleni, “ci piacerebbe coinvolgerlo ed insieme domandarci: Se le mura dei manicomi sono state demolite cosa deve ancora abbattere Marco Cavallo?”
Social Point, Associazione Lumen ed In-contromano propongono, nella cornice di Casa Corsini,
un pomeriggio intitolato “Giochi Pazzeschi”. “Stiamo portando avanti un lavoro assieme al gruppo di Parole Ritrovate di Sassuolo con giochi da tavola e di narrazione”, affermano le operatrici di Social “ Vorremmo organizzare un momento in cui raccontare la salute mentale anche tramite strumenti ludici”.
Ideale successore dell’evento tenutosi lo scorso anno all’Auditorium Bertoli sulla vita e le opere del poeta Dino Campana, sarà un appuntamento dedicato a Mario Tobino, scrittore e psichiatra toscano, con racconti ed estratti dalle pubblicazioni di Tobino, accompagnati da musica dal vivo.
La cooperazione Aliante invece darà un vera e propria continuazione a quanto presentato durante Màt 2017: l’idea infatti in scena il libricino “Ecco Una Fiaba” assieme ad alcuni studenti del Corni, coinvolgendo tutti gli utenti degli appartamenti di Modena e provincia, sia per quanto riguarda la recitazione, sia per la costruzione di costumi e scenografia.
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Inoltre, sempre la Cooperativa Aliante, sta organizzando gruppi di Socio analisi sul tema del cambiamento. “A Màt ci piacerebbe portare portare i dati emersi da questi gruppi”.  E ci salutiamo così, tra i capannelli di persone formatisi in biblioteca al termine della riunione si tessono ancora le trame per altre collaborazioni e nascono nuove idee tra una chiacchiera e l’altra. RadioliberaMente e l’organizzazione di Màt vi danno appuntamento alla prossima riunione di coprogettazione del 19 Aprile.