A cura di Ass.ne Amigdala, in collaborazione con il Centro Diurno Madonnina
La performance si sviluppa come un percorso itinerante sonoro, che il pubblico attraversa in
solitudine, guidato da un piccolo lettore mp3 e auricolari. Il percorso attraversa gli spazi interni ed
esterni del Centro Diurno di Salute Mentale della Madonnina, raccogliendo voci, testimonianze,
storie e rumori di questo luogo e rimandandoli allo spettatore solitario in un’esperienza intima di
connessione con il luogo e con i suoi temi portanti.
La composizione sonora si sviluppa con un atto musicale che intreccia le parole di un testo poetico
(recitato dall’attrice Beatrice Schiros) con le voci reali dei frequentatori del Centro, chiedendo allo
spettatore la disponibilità a mettersi in moto attraverso un luogo normalmente escluso dalle proprie
traiettorie quotidiane e percepito come appartenente all’ambito della malattia.
Il primo atto, l’azione originaria e fortemente politica che la performance richiede allo spettatore è
una disponibilità ad attraversare il confine tra salute mentale e disagio, a farsene allo stesso tempo
osservatore silenzioso e protagonista: la relazione affettiva con il luogo sarà una conseguenza di
questa disponibilità all’ascolto, l’esito – non scontato – dell’esperienza compiuta.

Centro Diurno Madonnina e zone circostanti, Modena