A cura di Network Mente in Rete
Nel paesaggio culturale in cui operano le nostre istituzioni sanitarie esse contribuiscono a trovare e sviluppare, con e per la cittadinanza, un nuovo modo di leggere e di percepire il disagio psichico proponendosi come mediatori e interpreti di un rinnovato senso di comunità che trova nelle memorie dei manicomi (archivi, biblioteche, musei), negli eventi culturali e nei diversi dispositivi artistico-narrativi dei dipartimenti di salute mentale un punto di riferimento, un attivatore di processi educativi permanenti. La salute mentale è bene comune e al “prendersi cura” della persona nel territorio occorre affiancare un “prendersi cura” dei processi culturali in atto, delle politiche locali, dell’empowerment delle comunità attraverso la promozione di partecipazione civica: è affrontando insieme i problemi che la comunità può nascere come un bene comune costituito dai cittadini stessi. La mobilitazione di utenti, operatori dei servizi, cittadinanza, famigliari porta alla costituzione di risposte creative capaci di generare nuove connessioni.
Mente In Rete testimonia la ricchezza incoraggiante di multiformi talenti ed esperienze che partecipano alla promozione di salute mentale e del benessere, l’esistenza di nuove parole e modalità nel far fronte ai bisogni degli persone sofferenti mobilitando le risorse della comunità nell’esercizio pieno della cittadinanza connesse al tempo, al pensiero e alla storia.
Intervengono: Gaddomaria Grassi, Giulio Corrivetti, Teresa Melorio, Paolo Vistoli, Pina Salomone, Pompeo Martelli, Luigi Armiato, Enrico Zanalda, Fabrizio Starace