Le Direttive Anticipate di Trattamento sono uno
strumento che può consentire ad ogni persona di stabilire in anticipo quali sono gli interventi medici ed assistenziali futuri che è disposta ad accettare in situazioni critiche.Intervengono: Giuseppe Tibaldi, Angelo Bianchi, Luca Cimino, Francesco Maisto, Roberto Rolli, Rita Rossi, rappresentanti dell’associazionismo di utenti e famigliari
Conclusioni: Patrizia Guerra
Nel corso degli ultimi venti anni, i riferimenti concettuali all’adesione al trattamento in Salute Mentale, sono notevolmente cambiati: dalla “compliance” (che ormai fa parte della preistoria) si è passati, con rapidità, alla “adherence” (che è già medioevo), successivamente allo “shared decision making” e, molto più recentemente, alla “concordance”, che presuppone una vera e propria negoziazione tra il medico e la persona che chiede un aiuto. Obiettivo è la vera e propria condivisione della scelta terapeutica finale. La negoziazione è allora la premessa di un accordo scritto, che vincola coloro che la sottoscrivono per un determinato periodo di tempo.
La Tenda Viale Molza angolo Via Monte Kosica – Modena
“Per l’attuazione delle Direttive Anticipate di Trattamento, gli utenti devono innanzitutto darsi una rappresentanza attraverso per esempio il Coordinamento Nazionale Utenti, per poi rivolgersi ai capi del Dipartimento. Il ruolo importante che hanno gli utenti verso gli altri utenti è quello di migliorare la partecipazione alla cura, così parlando di TSO, si può arrivare a evitarli arrivando a dei TSV, trattamenti sanitari volontari. “Matti un po’ siamo tutti”.”
Radio Liberamente intervista Patrizia Guerra
“Condivisione scelte terapeutiche; accoglimento, negoziazione, condivisione come prassi quotidiane nei servizi sociali. Attiva partecipazione e protagonismo come parole chiave.”
Radio Liberamente intervista Luca Cimino
“….il beneficio del paziente come punto di vista irrinunciabile. I Trattamenti Sanitari Obbligatori devono diventare dei Trattamenti Sanitari Volontari, cercando per quanto possibile un consenso. Come associazionismo è importante, per andare nella direzione delle Direttive Anticipate di Trattamento, cercare la trade-union tra utenti, familiari, istituzioni, psichiatri …. Le possibilità di recupero sono sempre possibili.
Pazzia …. Possibilità ontologica dell’uomo…”
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